"Perchè dobbiamo essere repressi quando cerchiamo di fuggire..."

venerdì 25 febbraio 2011

è realtà

Quando mettevamo fuori le nostre teste dai gusci delle verande|vedevamo solo vecchi Frankestein su biciclette arrugginite come i miei pensieri|i cani ululavano imprecando aiuto o forse ce l'avevano solo con il sole che mostrava questa realtà parassitaria|il catarro delle tue offese che si staccavano dai bronchi ma non dalla mente|tenevamo sempre la sigaretta in mano come la nostra vita e|lentamente bruciava.

domenica 6 febbraio 2011

Sarà così.

Eppure in questi momenti vedevo intorno a me solo gli scarichi delle industrie chimiche, mi mancava terribilmente la luna, sapendo che non ci sarei mai arrivato, desideravo la pioggia acida che lavasse via tutto, anche le imperfezioni della tua pelle e le ginocchia sbucciate rosse come certi tramonti che ormai mi sono dimenticato perchè tutto era propinato e impacchettato dalle televisioni accatastate nelle nostre 4 mura , come un nuovo manicomio. Per risvegliarci da questi stati comatosi ci facevamo di eterni elettro shock , ma la batteria il più delle volte era scarica.

Ci addobbavamo di lacci emostatici per bloccare le sofferenze e amavo quei microfoni che sanguinavano con la tua musica distorta,specchiamoci costantemente in muri bianchi, muri del pianto, muri scritti e muri coperti dal muschio che splendeva sempre verso nord e ci veniva voglia di partire ma eravamo bloccati dalle madri che ci tenevano al guinzaglio con dei cordoni ombelicali .