Mentre persone con la bocca aperta ingoiano bombe su bombe, volano via come petali di crisantemi i tetti delle loro case, la calma apparente dei nostri giorni appoggiati sui balconi dove noi vediamo le stelle loro vedono solo le scie dei missili, i lampi dei cuori che con il loro ultimo battito innaffiano di sangue quei campi dove il giorno prima camminavano tranquilli forse per andare a cercare uno spicchio di felicità con gli occhi gonfi , adesso pieni di lacrime, non si sentono più uccelli cantare, sostituiti dagli allarmi antiaerei, antibombardamenti, intanto con la nostra voce finta ostile , finta preoccupata per ciò che sta accadendo infettiamo il mare dove andavamo a nuotare , bagnandoci la testa sotto gli spurghi delle centrali nucleari, erette come altarini a uomini che si credono degli Dei.
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